Giovedì 5 marzo 2015
I comboniani e le comboniane che operano nella comunicazione mediale in Europa, insieme a laici collaboratori e collaboratrici, si sono ritrovati dal 24 al 27 febbraio presso la Casa Madre delle Suore Missionarie Comboniane a Verona (Italia), per riflettere anche sul tema del prossimo Capitolo Generale dei Comboniani che si terrà a settembre prossimo a Roma. Alla fine dell’Incontro i 26 partecipanti delle circoscrizioni comboniane europee hanno elaborato e approvato un documento che pubblichiamo di seguito.
Incontro
Media Comboniani Europei
2015
Documento Finale
Noi Comboniani e Comboniane che operiamo nel ministero della comunicazione mediale in Europa, insieme a laici collaboratori e collaboratrici, siamo convenuti dal 24 al 27 febbraio 2015 nella Casa Madre delle Suore Missionarie Comboniane a Verona, per riflettere sul tema del prossimo Capitolo Generale dei MCCJ.
Due esperti di comunicazione hanno offerto spunti per migliorare la nostra comunicazione in Europa.
Abbiamo condiviso la realtà delle nostre testate e apprezzato il lavoro svolto nelle riviste, nei siti, nei social media e con i media digitali in genere; l’investimento in personale e risorse fatto dall’Istituto e dalle circoscrizioni è considerevole e ha dato frutti rilevanti.
Constatiamo che le nostre riviste svolgono un servizio importante nella società e Chiesa d’Europa. Riteniamo che i nostri media siano uno strumento vitale per l’animazione missionaria della Chiesa locale. Crediamo inoltre che i nostri Istituti abbiano beneficiato e beneficino, in termini di vocazioni e animazione missionaria, dei media che fanno conoscere il carisma comboniano. Tuttavia da questo incontro è emersa la necessità di avviare un sostanziale cambiamento nei nostri progetti di comunicazione, in particolare relativamente ai seguenti aspetti:
Giovani – raggiungiamo gli anziani, alcuni adulti e i bambini, ma non riusciamo a comunicare con i giovani. Serve mettersi in ascolto e imparare da loro, investire maggiormente nella comunicazione online, coltivare in modo continuativo la relazione interpersonale con loro, provvedere testimonianze significative ed usare un linguaggio propositivo e non lamentoso.
Missione – l’attenzione all’Europa di oggi, e in particolare ai giovani, ci pone questa domanda: “dove andrà la missione in Europa nel XXI secolo?”. Questo ci chiama a camminare con i giovani per scoprire con loro quale contributo il nostro progetto di comunicazione possa dare. Ci preoccupano anche situazioni correlate a GPIC (migrazioni, diritti dei popoli, conflitti, traffico di armi e persone, degrado ambientale…) per promuovere una trasformazione della società secondo i valori del “regno”. Avvertiamo l’esigenza di approfondire la riflessione su queste sfide missionarie come Famiglia Comboniana a livello dei segretariati di evangelizzazione e animazione missionaria in Europa.
Organizzazione – entro i nostri limiti, in Europa abbiamo centri di comunicazione abbastanza strutturati, ma la nuova realtà della missione e della comunicazione impongono una maggiore integrazione all’interno di ciascun centro di comunicazione ed una maggiore sinergia fra i centri. In particolare:
Incoraggiamo le possibilità di sinergia anche con centri e organizzazioni al di fuori della Famiglia Comboniana.
Comunicazione trans-mediale – siamo convinti/e che il futuro prossimo della comunicazione sia trans-mediale ovvero che, per comunicare oggi il nostro messaggio in modo efficace, dobbiamo valorizzare e integrare le diverse piattaforme di comunicazione (cartaceo, online, audio, video, social media, info-grafica, …). In parte lo stiamo già facendo, ma bisogna migliorare l’uso integrato dei vari mezzi verso un obiettivo comune.
Strategia
Per evitare in Europa un’inutile dispersione di mezzi e persone, è urgente sostare ed elaborare una strategia che ci aiuti a dare risposta alle sfide presentate; è necessario decidere dove investire le risorse umane e materiali. In particolare:
Verona 27 febbraio 2015