Roma, lunedì 1 agosto 2011
A Palencia, in Spagna, nella casa dei Missionari Comboniani, ha avuto luogo dal 10 al 30 luglio l’assemblea generale dei formatori dei noviziati, dei Centri Fratelli e degli scolasticati del nostro Istituto.
A Palencia, in Spagna, nella casa dei Missionari Comboniani, ha avuto luogo dal 10 al 30 luglio l’assemblea generale dei formatori dei noviziati, dei Centri Fratelli e degli scolasticati del nostro Istituto. Al calore dell’accoglienza che ha caratterizzato questo incontro da parte della provincia della Spagna e della comunità di Palencia in particolare, ha fatto da contrappunto la temperatura meteorologica: il fresco, infatti, ha aiutato gli incontri in assemblea e in gruppo, i momenti di riflessione personale e di preghiera, gli incontri informali che si sono avuti. L’accoglienza e la gioia di incontrarci hanno contribuito a creare un clima di impegno, di ricerca, di ascolto.
Erano presenti i formatori dei noviziati, dei Centri Internazionali Fratelli e degli scolasticati, dell’Europa (Santarém e Casavatore), dell’America (Sahuayo, Bogotà, Lima, São Paulo e Nova Contagem), e dell’Africa (Sarh, Cotonou, Nairobi, Asmara, Decameré, Namugongo, Lusaka, Pietermaritzburg, Kinshasa, Cape Coast), insieme con i membri della Direzione Generale e i rappresentanti dei provinciali incaricati del settore della formazione di base, provenienti dall’Africa anglofona-Mozambico e dall’Europa. Abbiamo potuto condividere anche un breve momento con il vescovo di Palencia.
La foto del nostro gruppo mostra da sola il volto nuovo dell’Istituto: formatori originari di tre continenti, di tanti Paesi, per formare i giovani che il Signore ci invia, provenienti, anche loro, dai vari continenti e dai tanti paesi. L’interculturalità è stata non solo un aspetto su cui abbiamo riflettuto ma anche una realtà vissuta, con le sue sfide, tra cui quella di usare lingue che non sempre e non tutti conosciamo.
Abbiamo vissuto momenti di studio per esaminare più a fondo le tematiche legate al metodo educativo dell’integrazione (p. Siro Stocchetti e p. Vincenzo Percassi), l’approfondimento della trasmissione del carisma comboniano (p. Joaquim José Gonçalves Oliveira Valente da Cruz), le sfide della realtà di oggi (p. provinciale dei Carmelitani), l’interculturalità (p. Palmiro Mileto); tempi di ascolto dei responsabili del nostro Istituto, in particolare del Superiore Generale, di p. Tesfaye Tadesse, di fr. Daniele Giusti, di p. John Baptist Opargiw, che ci hanno aiutato a ben situare il nostro servizio di formatori nella realtà attuale di noi Comboniani, con le potenzialità e le sfide che sono le nostre in questo momento. Ci siamo messi ancora all’ascolto dei nostri giovani, riflettendo su quello che ci hanno inviato per iscritto: se spesso abbiamo parlato di loro, altrettanto spesso abbiamo pregato per loro!
Nelle nostre conclusioni, vogliamo sottolineare alcuni punti: l’importanza della gradualità e della continuità nel processo globale della formazione, i valori, i criteri e alcune regole pratiche per l’uso dei beni, la centralità della persona del giovane in formazione e della persona del formatore, il coinvolgimento di tutti i membri dell’Istituto nell’impegno della formazione, perché formiamo come comunità, la revisione delle nostre strutture.
Sicuramente abbiamo ancora di più la coscienza che la formazione è un servizio “di santità per la missione”, perché mette al centro l’opera dello Spirito del Signore Gesù, la santità-testimonianza del formatore e la sacralità della persona del giovane chiamato a diventare “santo e capace”.
È anche per questo che la nostra giornata è stata scandita dalla preghiera, personale e liturgica. Lì abbiamo continuato a vivere il nostro essere discepoli, per imparare a guidare altri verso l’unico Maestro!
Grati alla nostra famiglia comboniana che ci sostiene, crediamo di poter continuare la nostra “missione” con una coscienza più illuminata per quanto riguarda la nostra responsabilità e con “mezzi” adatti a questo servizio.