La Casa di Limone, ristrutturata qualche anno fa, è ormai sufficiente per accogliere i Comboniani. Non così per gruppi di studio, d’amici della missione e per iniziative culturali e di animazione missionaria.

Padre Alberto Pelucchi, provinciale dei comboniani d’Italia, nelle sue brevi parole d’introduzione, ha spiegato che la Casa di Limone, ristrutturata com’è, è sufficiente per accogliere i confratelli che vi cercano un momento di riposo e di spiritualità.
Per iniziative rivolte al gran pubblico –incontri di gruppi, sezioni d’animazione missionaria, accoglienza a ritiri d’esterni- manca, invece, uno spazio adeguato e che permetta a queste iniziative di non interferire nei ritmi normali della comunità.
Ha quindi passato la parola all’architetto, signora Maria Paola Corvi che ha presentato la disposizione dei diversi terreni con i relativi spazi occupati e disponibili, gli accordi con i servizi pubblici e il progetto di un complesso, modesto, estetico e perfettamente inserito nell’ambiente, ma anche funzionale e contenuto nei costi.

Comboni Press
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