Venerdì 11 febbraio 2022
"La suora più santa" era, per Comboni, al 2 febbraio 1881, "la sacrestana di Khartoum, Sr Maria Giuseppa: oh! – esclama – è una vera santa" (Scritti, 6473). Per quale motivo parlava così? Ci sembra, pur dalla scarna documentazione biografica, che Comboni abbia "visto" in suor M. Giuseppa qualcosa di quella "sincerità del cuore" che, benché solo Dio possa misurare senza margini di errore, è possibile anche a noi "sentire" in qualche persona.

Sincerità di cuore, vocazione vissuta dal profondo del suo essere donna del XIX secolo, di umili origini, di cultura limitata, ma compensata da ricchezza di umanità. Marietta "M. Giuseppa" è vera, credibile, coerente, giusta. Ha dato agli africani rispetto, amore, solidarietà; è stata radicale nell'aderire a Cristo, al carisma di Comboni, nel dono di sé. Si può rimanere sconcertati, oggi, dalla sua umiltà, dal suo nascondimento, dal suo sacrificio; ma si scopre poi che queste sono le modalità evangeliche con cui ella ha vissuto, in modo personale e genuino, la sua esistenza missionaria.