Mercoledì 3 gennaio 2018
Questo bellissimo video, spuntato dagli archivi, è un ottimo augurio di Buon Anno. San Francesco, narra san Bonaventura, «considerando che tutte le cose hanno un’origine comune, si sentiva ricolmo di pietà ancora maggiore e chiamava le creature, per quanto piccole, con il nome di fratello e sorella. Questa convinzione non può essere disprezzata come un romanticismo irrazionale, perché influisce sulle scelte che determinano il nostro comportamento. Se noi ci accostiamo alla natura e all’ambiente senza questa apertura allo stupore e alla meraviglia, se non parliamo più il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo, i nostri atteggiamenti saranno quelli del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore delle risorse naturali, incapace di porre un limite ai suoi interessi immediati. Viceversa, se noi ci sentiamo intimamente uniti a tutto ciò che esiste, la sobrietà e la cura scaturiranno in maniera spontanea.

La povertà e l’austerità di san Francesco non erano un ascetismo solamente esteriore, ma qualcosa di più radicale: una rinuncia a fare della realtà un mero oggetto di uso e di dominio» (Laudato Sì, n. 11). Nel suo messaggio per la Pace papa Francesco, facendo riferimento agli immigrati ci invita quest'anno a quatro "verbi": accogliere, proteggere, promuovere e integrare. Credo che è il miglior augurio per tutte le dimensioni della nostra vita: che nel 2018 sappiamo sempre accogliere, proteggere, promuovere e integrare. Auguri di Felice Anno Nuovo!